Martinetti Gianni

Gianni Martinetti è nato a Grignasco l’11 luglio 1946.
Dal 1966 al 1996 tecnico ricercatore presso l’Istituto Sperimentale Metalli Leggeri di Novara.
Autore di numerose pubblicazioni di carattere scientifico nell’ambito della metallurgia leggera e dell’archeometallurgia. Nel 2009 co-autore del catalogo “Isml 1937-2003” per il museo dell’istituto. Consigliere Provinciale di Novara e Vice-Presidente della V commissione dal 1995 al 1999. Membro del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Novara Sviluppo dal 2004 al 2009. Dal 2000 al 2011, su nomina provinciale, è componente di Giunta del Parco Naturale del Monte Fenera. Per la Regione Piemonte e per il Parco ha curato il volume antologico “Voci dal Fenera”. In campo letterario, autore di numerosi volumi di prosa, di poesia e di saggistica, quali “Pinet Turlo il poeta-ciabattino” (saggio – 1971) e “Lungo le sottili ombre della parola” (poesie – 1984). Vincitore di numerosi premi letterari, tra cui si può ricordare il Premio Torino nel 1969 e il recente “San Benedetto nel cuore” (2013). Nel 1990 vince il Premio Internazionale Andersen per la letteratura infantile con il racconto “L’uomo di fumo” inserito nel volume dallo stesso titolo. Gli studi sul dialetto hanno dato origine, tra l’altro, alla “Grammatica del dialetto cavallirese” e ai due volumi del “Dizionario Cavallirese-Italiano”, a cura del Comune di Cavallirio. Autore negli anni Novanta di numerose trasmissioni a carattere dialettale su “Tele Monterosa”. Da alcuni anni collaboratore del settimanale “Il Monte Rosa”, per il quale ha curato nel 2008 il volume “Il Monterosa allo specchio” (140 anni di storia attraverso un’antologia dei suoi scritti). Nell’ambito cavallirese, con la locale Pro Loco, conduce da 27 anni la “Rassegna di poesia dialettale San Germano” ed è co-autore del 
“Tacuin da Cavalin”, giunto alla XXXII edizione. Presidente in carica del Centro Culturale “al Rundò” di Cavallirio, dal 2002 al 2014, con il quale ha pubblicato il saggio storico “Dove riposa la memoria” sui cimiteri  del paese.
 
Luce nell’ombra
 
Capitelli di basiliche,
rovine ammucchiate,
legioni di barattoli,
elenchi di numeri:
tutti voi,
indici di qualcosa
fatto dall’uomo, 
vorrei disprezzarvi,
padri dell’egoismo,
ma non posso: 
siete la Civiltà