Chini Patrizia
Patrizia Chini è nata a Roma il 30/07/1950 dove risiede. Una laurea in Pedagogia, scrive poesie e racconti. Nel 2008 pubblica con Aletti un racconto, 2° al Premio “Mario dell’Arco”, “Cosa prepari oggi a pranzo?...” . È al 3° posto con il racconto “Era una notte da lupi” al concorso “Parole di Pietra” di Coreno Ausonio e il 7° posto con la menzione della giuria “Quando non si può fare diversamente” al concorso “Emozioni in bianco e nero 2012” di Poggio Imperiale (FG). È ai primi posti anche per le poesie “Acqua dissetami” a Pisa 2007) “L’acqua è insegnata dalla sete”),”Speranze soffocate” (Cosenza 2010- “OcchiettiNeri” “Una poesia per Amnesty”),” e “Voglia di te” al concorso “Mare... Mare!” della editrice Montegrappa (Monterotondo 2012). Ottiene “Menzioni speciali” dal Rotary Club di Barcellona (Me), al concorso “Tripiciano d’argento” e al Premio Laurentum Roma.
Più di tutto
Alto era il gracidar di rane
nell’armonia dei suoni della valle
mentre coglievi l’acqua al fosso china
a gambe larghe e l’ampia gonna alzata
Bianchi i sassi che, rotolando
giù per la collina, raccontavano
di te che allegra salivi con la conca
d’acqua di fonte colma, sopra il capo.
Una mano al fianco puntellata
e l’altra a guardia al peso sulla testa
sullo straccio arrotolato ad arte,
dalle tue mani ruvide di nonna
.
Così ti vedo nonna mia
mentre risali su per quella china
con l’ancheggiar di giovane modella
ed io dietro ad arrancare stanca...
Oggi mi manca la tua voce altera,
la carezza che mi donavi fiera
quando alla fine l’erta era guadata...
ma più di tutto mi manca la speranza.